Comparto 6a


Vacanze Romane

Tutta l’area compresa tra Atrani, Maiori, Minori, Ravello, e Scala è una delle più belle della Costiera. Oggi richiama turisti da tutto il mondo ma anche nell’antichità era una delle mete preferite dall’alta aristocrazia della Roma imperiale.

Atrani, Maiori, Minori, Ravello e Scala.

L’ultimo comparto, in ordine di tempo, in fase di avvio è quello di Maiori. Prevede la realizzazione di un moderno impianto di depurazione consortile, a basso impatto ambientale. L’impianto sarà nel comune di Maiori; accoglierà anche il refluo pretrattato dei comuni limitrofi di Ravello, Atrani, Scala. Per refluo pre-trattato si intende solo la parte liquida, la parte solida viene sempre pre-trattata negli impianti dei comuni di origine. I territori dei comuni di Minori e Maiori sono oggi serviti da una rete fognaria che copre gran parte dell’utenza ma che sfocia in due distinti impianti di depurazione: quello di Minori, non adeguato alle mutate esigenze della città mentre quello di Maiori è attualmente in custodia giudiziaria per la mancata rispondenza alle norme in materia; l’abitato di Erchie del comune di Maiori invece è totalmente privo di impianto.

Descrizione dell’intervento

Il progetto comprende la posa di tre condotte interrate lungo il tratto viario, lungo l’alveo del fiume Reginna Major o in posizione pensile, ma nascoste alla vista, lungo via Chiunzi fino a via Demanio; la realizzazione di due stazioni di sollevamento a Minori e Maiori, entrambe in prossimità della linea di costa; una galleria naturale tra Maiori e Minori e una piccola centrale idroelettrica in prossimità della foce del Reginna Major in grado di generare energia elettrica sfruttando il dislivello geodetico disponibile.

Perché più comuni

Per integrare i vari comparti tra loro e armonizzare i vari interventi su tutta la Costiera Amalfitana, riducendo quindi l’impatto ambientale complessivo, si è deciso di trarre vantaggio dalla costruzione del nuovo impianto del Comparto 6A (Maiori e Minori) e dalla costruzione delle nuove reti fognarie del Comparto 3 (Ravello, Scala ed Atrani). Questa scelta strategica ha consentito di evitare la costruzione di un nuovo depuratore nel Comune di Ravello convogliando i reflui dei comparti 3 e 6 in un unico ed efficiente impianto, con migliori performance sia in termini di investimento che di gestione.

Dove si farà

L’area individuata per la struttura di depurazione è in prossimità del campo sportivo di Maiori, in via del Demanio, un suolo demaniale adiacente al torrente Reginna Maior, ed è situata nell’entroterra comunale ad oltre 3,4 km dal centro urbano ad un’altezza di 93 mslm.

Perché è necessario

I comuni di Maiori e Minori sono dotati di rudimentali impianti di pretrattamento dei reflui civili che vengono scaricati direttamente in mare a circa 800 metri dalla costa e ad una profondità di 50 metri dal livello del mare mediante due condotte sottomarine. Gli impianti sono però in condizioni precarie e insufficienti a gestire i carichi generati, soprattutto durante il periodo estivo. Inoltre nel torrente Reginna Major, che attraversa Maiori, convergono i reflui dell’impianto del Comune di Tramonti, oltre a numerosi scarichi abusivi. Il collettamento e trattamento dei reflui prodotti rappresenta un contributo fondamentale allo sviluppo del contesto territoriale di pregio della Costiera Amalfitana. In aggiunta, il vincolo posto dalla Magistratura all’impianto di Maiori rende la nuova struttura una necessità non più rimandabile.

I benefici

A differenza del vecchio e fatiscente impianto di Maiori, il nuovo potrà gestire quasi il 20% in più di utenti totali in termini di abitanti e grazie ad esso il ciclo integrato dell’acqua dei comuni coinvolti sarà molto più efficiente con un enorme impatto positivo sia sull’ambiente circostante che sulla qualità della vita di tutti con un impatto fortemente positivo sul miglioramento dell’offerta turistica. Inoltre l’impianto darà ad un’area periferica poco vissuta, una nuova vita e la restituirà ai maioresi con una spinta di rinnovamento urbano generato dai nuovi servizi attivati per l’impianto come l’isola ecologica ed una nuova area parcheggio. Da non trascurare anche i vantaggi delle soluzioni pensili che garantiranno una nuova viabilità pedonale lungo via Chiunzi.

 

Il nuovo impianto tratterà i reflui secondo le direttive comunitarie e nazionali.
I benefici sono evidenti.

Scarica la documentazione ufficiale

Materiale disponibile sul portale trasparenza.provincia.salerno.it

Video interviste

dott. Antonio Capone
Sindaco di Maiori

ing. Simone Venturini
Direttore Tecnico Technital s.p.a.

Faq comparto 6a

Tutte le analisi effettuate dimostrano che il depuratore avrà una limitata e temporanea pressione sull’Ambiente circostante solo in fase di realizzazione. Una volta attivo avrà un impatto positivo, soprattutto sulla qualità delle acque superficiali e marino-costiere.

No, il nuovo impianto è un’idea sicura ed affidabile oltre che necessaria. Gli impianti attivi sono ormai inefficienti e parte dei reflui finisce in mare: su questa vicenda è intervenuta la Procura della Repubblica e ciò rende necessario e non più rimandabile l’intervento.

No, la capacità complessiva è sempre di 40mila abitanti equivalenti, l’impianto è progettato per accogliere i reflui fortemente pretrattati provenienti dai comuni di Atrani, Scala, Ravello e Minori. Tramonti è già dotata di un impianto di depurazione e quindi non depurerà i suoi reflui in quest’impianto. Le acque depurate di Tramonti confluiranno nell’ultima vasca di calma dell’impianto consortile prima di essere immessa nella condotta di scarico, insieme alle acque depurate provenienti dall’impianto consortile del Demanio.

No, in ogni comune è previsto uno sfioro di emergenza in condotta sottomarina. Prima dell’arrivo dei reflui a Maiori sono previsti due impianti di pretrattamento spinta: Marmorata di Ravello e Minori.

Il sistema prevede diversi livelli di sicurezza in caso di avaria. In caso di estrema emergenza è previsto l’utilizzo delle esistenti condotte sottomarine di Minori e Ravello.

No, il sistema prevede diversi livelli di sicurezza in caso di avaria o anche solo di cattivo funzionamento. Tutti i sistemi sono stati progettati per attivarsi tempestivamente ed evitare ogni disagio ai cittadini.

No, non è previsto nessun passaggio di automezzi in discesa verso Maiori, ed oltretutto il prelievo dei fanghi non è quotidiano.

L’area su cui sorgerà l’impianto, a ridosso del Campo Sportivo comunale, è un parcheggio e isola ecologica e tale tornerà ad essere dopo la realizzazione dell’impianto di depurazione. Non rientra tra quelle classificate AREA SIC o Natura 2000.

La soluzione della condotta sottomarina risulta tecnicamente impraticabile oltre ad essere meno sicura ed anche ben più costosa, con un costo stimato che supererebbe abbondantemente i 60 milioni di euro.

No, per una condotta di circa 5km posata ad una profondità di circa 18m la media è di almeno 13 mesi. L’ipotesi della condotta sottomarina proposta prevede un tracciato di 21km posato ad una profondità media di 60m con tempi di realizzazione molto difficili da stimare.

L’impianto è localizzato ad oltre 4km dall’abitato di Maiori ed è servito da viabilità alternativa alla SS163 mentre le emissioni odorigene sono state previste, esaminate e controllate mediante tutti gli accorgimenti che la Legge richiede e la tecnologia consente senza arrecare fastidi ai cittadini.

Premesso che l’impianto di progetto non è un megaimpianto (possono essere considerati tali quelli da oltre 1 milione di abitanti equivalenti), l’indirizzo dell’Ente d’Ambito è quello di accorpare più comuni.

Erchie è inserita nel comparto 6A e il progetto prevede la realizzazione di un impianto compatto inserito nell’organico processo depurativo dell’Ambito. Ausino attualmente sta progettando autonomamente una soluzione alternativa.
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